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LA GENTE NEL TERREMOTO ...

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Venerdì 22 alle 20.30 ai Colonos, Villacaccia di Lestizza, nell'ambito dell'incontro "La gente nel terremoto", la lezione spettacolo degli studenti del Magrini Marchetti sul terremoto del 1511.

Testimonianza e riflessioni di mons. Duilio CORGNALI e Laura NICOLOSO
Tuta la terra fo in gran spavento...” 
Lezione animata degli studenti dell’ISIS Magrini Marchetti di Gemona, coordinati dalla prof. Flavia VALERIO

Un gruppo di giovani inaugura “In File” con una ricerca storica sul terremoto del 1511. Un percorso narrativo tra storia e cronaca di secoli passati che potrebbero essere straordinariamente vicini ai nostri. Il confine esperito, lesionato, compromesso è sempre quello dell'identità, che si fa filo rosso di questa ricognizione.
Ai relatori di questo incontro, che furono protagonisti di rilievo nel cuore del Friuli colpito dal sisma, il compito di testimoniare e raccontare il ruolo fondamentale esercitato dalla gente. Fu proprio la popolazione il vero sistema propulsivo - troppe volte ignorato - la cui forza riuscì a generare risposte efficaci ai drammi dell’emergenza, affrontata con rara capacità di autogestione, e alla successiva, imponente opera della ricostruzione. Fu scritta tra le macerie e le baracche una delle più belle pagine del nostro popolo, costruite con coraggio, solidarietà, slancio morale, ostinazione e capacità di resistenza.

Un grup di zovins al scree “In File” cuntune ricercje storiche sul taramot dal 1511. Un percors naratîf tra storie e cronache di secui passâts che a podaressin sei cetant dongje ai nestris. Il confin scrusignât, ruvinât, metût in compromès al è chel da l’identitât, che al devente fîl ros di chest scandai.
Ai relatôrs di chest incuintri, che a son stât protagoniscj impuartants tal cûr dal Friûl scunît dal sisme, il compit di testemoneâ e contâ il rodul fondamentâl vût da la int. E je stade propit la popolazion il sisteme propulsîf vêr – masse voltis dismenteât – che la sô fuarce e je rivade a gjenerâ rispuestis justis ai dramis da l’emergjence, frontade cuntune capacitât di autogjestion rare, e a la seguitive, grandonone vore di ricostruzion. E je stade scrite jenfri lis maseriis e lis barachis une da lis pagjinis plui bielis dal nestri popul, metudis in vore con coragjo, solidarietât, slanç morâl, ustinazion e capacitât di resistence.

link all'articolo del Messaggero Veneto

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