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SCLUSES PROGETTO STRAORDINARIO, COOPERATIVO E INTERDISCIPLINARE

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Voleva essere "il rendere conto di un pezzo di attività" dell'Istituto, come lo aveva definito in apertura l'efficace moderatore Prof. Walter Tomada, ma dopo la serata di presentazione  pubblica in quel dell'Aula magna dell'Istituto l’ ''Indagine  Scluses" e' diventata l'indicatore "di un nuovo inizio" per la tutela e valorizzazione di una porzione del territorio di Gemona, lungo il fiume Ledra in prossimità del confine comunale con Artegna. In un’ ora abbondante gli studenti impegnati tra il 2013 e 2014  nel progetto, la classe 3^A del Liceo Scientifico "L. Magrini" ed un gruppo di studenti delle classi 3^ e 4^  dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "G. Marchetti", indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, hanno "restituito" ai numerosi presenti le attività svolte: i rilievi effettuati, le analisi eseguite sul campo, la progettazione e costruzione della zattera per le ispezioni dei fondali dello specchio d'acqua, i prelievi di campioni  di acque, flora e fauna successivamente  esaminati nel laboratorio di scienze. Una mole di dati, che ha impressionato per quantità e metodo scientifico utilizzato, e che ha consentito la formulazione di alcune proposte/richieste di intervento, condivise in buona parte dai rappresentanti di istituzioni ed enti che hanno partecipato alla successiva tavola rotonda: l'Assessore all'Ambiente del Comune di Gemona Giovanni Venturini, il Sindaco di Artegna e Commissario della Comunità Montana Aldo Daici, l'Amministratore Unico di Cafc spa Eddi Gomboso, il direttore dell'Ecomuseo delle Acque del Gemonese Maurizio Tondolo e il consigliere dell'Ente Tutela Pesca Claudio Polano. Tutti hanno concordato sulla "diagnosi": la qualità dell'ecosistema Ledra è progressivamente degradata e serve una rinnovata attenzione che l'indagine effettuata sollecita, anche se nel tempo, in verità, alcuni interventi sono stati effettuati. Sono necessari approfondimenti per una valutazione complessiva del bacino, una priorità per assicurare il miglioramento della qualità delle acque. La valorizzazione, invece, può muovere dalla nuova pista ciclabile in corso di completamento, occasione per far conoscere l'area. In questa prospettiva, agli studenti dell'Istituto è stata assicurata disponibilità di ascolto e confronto nei momenti di valutazione e indagine avviati, sia dalla Consulta del Bacino, sia dalle Università degli Studi di Trieste e Udine, coinvolte da Cafca spa nel Centro Studi Acqua, sia dall'Ente Tutela Pesca. Il lavoro di indagine, quindi, diviene un riferimento ed un contributo per una azione di tutela e valorizzazione del territorio. Visibilmente soddisfatti anche il Dirigente Scolastico Graziella Covre, che aveva salutato gli ospiti in apertura sottolineando la ferma volontà dell’Istituto di operare per essere sempre di più scuola del territorio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, cofinanziatrice dell'attività nell'ambito del Progetto "Una scuola per l'Europa", intervenuta con il consigliere Lodovico Nevio Puntin. Qualche occhio esperto aveva, peraltro, già compreso, a livello nazionale, il valore del lavoro realizzato dagli studenti e i riconoscimenti ottenuti lo testimoniano (2° posto al concorso MIUR-SIFET e rappresentanza dell'Italia a Stoccolma al prestigioso Summit mondiale  sulle acque SWI il prossimo mese di agosto). E' un percorso nuovo che si apre, con la "buona scuola" risorsa della comunità e il territorio "nuovo ambiente di apprendimento". (rm)

Fotogallery a cura di Giovanni Tuti (4D)

 

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