LEZIONI APERTE 2018

Scoprire che tra un lombrico e il nostro intestino c’è una fruttuosa relazione potrebbe apparire piuttosto spiacevole. E invece è stata una rivelazione illuminante per il pubblico che, numeroso e partecipe, ha seguito l’appassionato e sorprendente intervento di Lorenzo Balsemin, seconda lezione aperta dell’anno. Una riflessione semplice e documentata in cui la frustrante ricostruzione delle catastrofiche prospettive che incombono sul pianeta a causa dei cambiamenti climatici è stata volutamente sostituita da un accorato invito ad agire per la salute comune con cura e consapevolezza, comprendendo innanzitutto il nostro ruolo nella circolarità virtuosa che collega l’humus e l’atmosfera.
Ognuno di noi -ci ha dimostrato con entusiasmo e ammirevole capacità di sintesi Lorenzo Balsemin- può contribuire a migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente, anche solo investendo la propria ‘energia soldi’ nel tempo prezioso del contadino dedito a un’agricoltura “naturale”. O magari curando personalmente un piccolo orto policolturale, gesto per ora “sovversivo” ma in grado di innescare, in un’epoca di politici sempre meno “leader” e sempre più “follower”, una rivoluzione salvifica per la Terra.