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INFERNALIA

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STORIE DI LIBRI PROIBITI NELLA PATRIA DEL FRIULI
Lezione aperta di Angelo Floramo

Eretici o erotici, magici o segreti: sono diverse le categorie di libri, manoscritti e poi a stampa, che dal Cinquecento al Settecento sono stati messi all’indice, il famigerato Index librorum prohibitorum, occultati in sezioni inaccessibili delle biblioteche perché  “infernali”. Dai trattati di geomanzia, chiromanzia e necromanzia, a classici latini come Plauto e Marziale, fino alla descrizione della Patria del Friuli di Giacomo Valvasoni di Maniago (che la Repubblica di Venezia non volle fosse pubblicata perché talmente dettagliata da poter fornire preziose informazioni ai nemici) e alle pungenti poesie in friulano di Ermes da Colloredo.
Venerdì 3 febbraio, in un’Aula Magna gremita, Angelo Floramo, con ammirevole sapienza e irresistibile (auto)ironia, ha raccontato le loro storie, mostrato le loro preziose pagine, svelando anche alcune autentiche  “primizie”. Perché c’è ancora molto da scoprire, tradurre e analizzare, tra i codici e i volumi delle biblioteche italiane e friulane, a partire dalla straordinaria Guarneriana di San Daniele del Friuli.
E perché i libri, come Floramo ha ricordato con contagiosa passione, preservano la nostra libertà e sono, in tutte le epoche, l’arma più temuta dal potere. (P.M.)

 

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