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I RAGAZZI RICORDANO LA SHOAH

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“Questi sguardi curiosi non potranno mai penetrare nell’abisso di abiezione in cui fu gettata la nostra fiducia nella dignità umana e nella libertà personale”.
In “Necropoli” Boris Pahor racconta il proprio ritorno nel lager, decine di anni dopo la tragica esperienza della deportazione, ed esprime il disagio di trovarsi immerso nel flusso caotico di visitatori che non possono immedesimarsi e comprendere davvero l’orrore della prigionia e dello sterminio.
Dal libro sono tratti i brani della lettura scenica “Gli sguardi e la memoria. Omaggio a Boris Pahor”, che lo scorso anno un gruppo di studenti del Magrini Marchetti, nell’ambito del progetto “I ragazzi ricordano la Shoah”, ha realizzato e proposto al pubblico alla presenza dello scrittore.
Per celebrare la giornata della memoria, lo spettacolo è stato replicato dai ragazzi a tutti i loro compagni del triennio, i quali hanno seguito, attenti e partecipi, le profonde e amare riflessioni di Pahor, prezioso testimone e lucido narratore delle atrocità che gli uomini sono stati capaci di compiere.

 

 

 

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