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PERCORSI FORMATIVI SU MAFIE, IMPEGNO ANTIMAFIA E MEMORIA

Quest'anno, in occasione del 30° anniversario  delle stragi di Capaci e di Via D'Amelio, diverse classi dell'Istituto hanno approfondito percorsi articolati  inerenti la legalità, le organizzazioni criminali e l'impegno antimafia, in collaborazione con la Rete interscolastica Legami di Responsabilità e con Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie.
Nei giorni 10, 11 e 12  marzo 2022 si sono svolti i laboratori maieutici "Liberi dalle Mafie", curati da Matteo Pasi e Matteo Giorgetti dell'Associazione Pereira di Bagnacavallo (RA) e realizzati grazie al  cofinanziamento di Coop Alleanza 3.0. I laboratori, suddivisi in tre moduli in tre giornate distinte, hanno coinvolto attivamente i ragazzi/e nella costruzione di conoscenza in modo critico. Molti stereotipi sono stati smontati: che le Mafie esistano solo al Sud, che siano invincibili, che l’unico suo obiettivo siano i soldi e il solo modo per ottenerlo sia uccidere. In Italia le Mafie agiscono con modalità molto diverse, anche tra Nord e Sud: a Nord le mafie dei "colletti bianchi" sono silenziose e agiscono senza che noi ce ne rendiamo conto, tanto che la maggior parte di noi studenti non ne era a conoscenza.
La classe 2BLS, dopo un  percorso di formazione su come e dove operano le organizzazioni mafiose  e sulle figure chiave dell'impegno antimafia, ha realizzato un Lenzuolo della Legalità per Fondazione Falcone che è stato esposto a Udine il 21 marzo e che verrà esposto a Palermo, assieme a tantissimi altri realizzati da centinaia di scuole di tutta l'Italia il 23 maggio in occasione del 30° anniversario della strage di Capaci.
il 21 marzo in Aula Magna in occasione de La Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie un'ottantina di studenti/esse hanno letto molti dei 1033 nomi di coloro che hanno perduto la vita per mano della criminalità organizzata. L'incontro è stato sentito e commovente, soprattutto quando gli allievi hanno raccontato alcune delle storie di queste persone innocenti, troppo spesso giovani.
Il 26 marzo gli/le allievi/e hanno assistito all'incontro "Donne e Mafia", mediato dal referente di Libera per il FVG, Francesco Cautero, in cui sono intervenute Enza Rando, avvocata responsabile dell'ufficio legale di “Libera, e Luana Di Francisco, coautrice dei libri "Mafia a Nord-Est" e "Crimini a Nord-Est". Le mafie hanno confiscato la vita di tante persone ma oggi cresce un fermento silenzioso perché molte donne e madri vogliono cambiare campo e ridare ossigeno alla loro voglia di libertà, di vita, di dignità. Si ribellano all’obbedienza ai clan per amore dei propri figli, a cui vogliono garantire un futuro libero.
Il 13 aprile, nel corso dell'assemblea di Istituto su mafie e impegno antimafia gli allievi hanno potuto ascoltare la testimonianza di Vittorio Teresi, ex-magistrato e pm del processo Trattativa Stato-mafia che ha dedicato la propria vita professionale alla lotta alla mafia, in coerenza con l’insegnamento di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di cui era amico e di cui ha onorato la memoria”
A conclusione del percorso alcune classi hanno partecipato alla mattinata dedicata alle scuole all'interno della manifestazione Vicino/Lontano: "Il Piacere della Legalità? Mondi a confronto". Nel Teatro Giovanni da Udine oltre mille studenti provenienti da tutte le scuole della rete hanno potuto condividere le proprie esperienze ed ascoltare le toccanti testimonianze di Gaetano Paesano, giovane cresciuto a Scampia più volte detenuto in carcere, che ha potuto riscattare la sua vita grazie alla cooperativa "Al di là dei sogni", che in luglio ospiterà alcuni dei nostri studenti nell'esperienza sui terreni confiscati alle mafie, dell'imprenditore calabrese sotto scorta minacciato di morte dall'Ndrangheta, Gaetano Saffioti, e di due ragazzi sottoposti alla misura alternativa al carcere o in attesa di giudizio accompagnati da Salvatore Inguì, Direttore dell'USSM (Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni) di Palermo.
Un saluto speciale è stato inviato in ospedale a Don Pierluigi Di Piazza, che fino a quest'anno aveva sempre curato l'intervento conclusivo, poco prima che ci lasciasse.

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